C’era una volta un castello dove abitava un conte

Tranquilli, non racconteremo una favola in preda ai fumi dell’alcool: vi parleremo di una storia (di resistenza) e di una piccola realtà, Torre degli Alberi, nell’Oltrepò Pavese, specializzata nella produzione esclusivamente di metodo classico a base pinot nero.

L’azienda, condotta da Camillo dal Verme insieme al figlio Giacomo, 3,5 ettari di pinot nero in regime biologico si trova a Ruino, a 500 metri di altitudine; i vigneti sono i più alti dell’Oltrepò Pavese, ragione per cui, come detto, si è scelto di utilizzare le uve di pinot nero per spumanti con seconda rifermentazione in bottiglia.

Una simile altitudine inoltre fa sì che l’azienda sia l’ultima ad iniziare la vendemmia (solitamente due settimane dopo le aziende di prima collina) e che opti per la pratica della fermentazione malolattica, assolutamente atipica in Oltrepò Pavese, dove il problema è soprattutto mantenerla, l’acidità.

Abbiamo degustato, delle cinque etichette aziendali, il Torre degli Alberi Metodo Classico Brut, millesimo 2017, sboccatura giugno 2022, più di quattro anni sui lieviti, fermentazione solo in acciaio e, appunto malolattica svolta. Al naso la fanno da padrone classiche note di fragoline di bosco, crema pasticciera, pan brioche ma anche mentuccia e scorza di limone; al sorso troviamo cremosità e avvolgenza, ma anche una freschezza non scontata. Comprato all’evento FIVI dell’Oltrepò Pavese del 6 Maggio 2023 a € 17 si aggiudica a mani basse il titolo di vino “dall’ottimo rapporto qualità prezzo”.

Ma torniamo al titolo, perché, se non avete già smesso di leggere, vi starete chiedendo il nesso: la sede aziendale è proprio in un castello e i titolari sono proprio … dei nobili, i Conti dal Verme. La famiglia è molto nota in provincia da oltre ottanta anni in quanto il padre di Camillo, Luchino, chiamato il conte Partigiano, si distinse per efficaci azioni di Resistenza a capo della Brigata “Antonio Gramsci” nella zona di Casteggio e poi di Milano; al termine del conflitto decise di restare al castello di Ruino, una delle sue residenze, senza entrare in politica. Sino all’età di 103 anni, non smise mai di farsi testimone della Resistenza e paladino della libertà; a chi gli chiedeva come fosse riuscito lui, nobile e cattolico, a virare verso una apparente direzione opposta rispondeva: “non ho mai saputo quanti fossero comunisti e quanti no, ma so quanti morirono per tutti noi, per la libertà di ciascuno di noi”.

Luchino e il suo castello (Photocredit: Effigie Edizioni)

Brindiamo quindi a Luchino e tutti gli eroi e le eroine della Resistenza, oggi e non certo solo il 25 Aprile.

Alessandra Gianelli
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Ring Adora: il Lambrusco di Sorbara senza complessi di inferiorità!

Che bello quando un vitigno autoctono italiano gioca le sue carte senza complessi di inferiorità con altri vitigni più celebrati! E’ il caso del Lambrusco di Sorbara Metodo Classico Brut Nature di Podere il Saliceto.

Ci troviamo a Campogallino (MO), vicino alla riserva naturale del fiume Secchia. Podere il Saliceto coltiva 4,5 ha e produce circa 25.000 bottiglie di Lambrusco (Sorbara e Salamino), Trebbiano Modenese, Sauvignon e Malbo Gentile.

Lambrusco di Sorbara Dop Spumante Rosè Brut Nature Metodo Classico “Ring Adora” 2014 – Podere il Saliceto

Poche centinaia le bottiglie prodotte per questo vino particolare: si tratta di un metodo champenoise, pardon classico, da uve di Lambrusco di Sorbara. L’annata del vino è la 2014 e la sboccatura risale a novembre 2016.

Colore rosa tenue vivo e luminoso, naso giocato sulle fragoline di bosco ed i lamponi, un bel floreale di rosa, la mineralità chiara. La bocca è tesa, asciutta, verticale. Il perlage è fitto e fine, ben integrato nella materia del vino. La bocca è sottile, solo 12% il titolo alcolometrico, ed il sorso è preso in ostaggio da un’acidità senza compromessi che … fa salivare la lingua … il cavo orale resta però terso grazie ad una sapidità furiosa.

Il vino è decisamente piacevole e, soprattutto, ha un gran carattere. Non ha paura di apparire severo, affilato, spigoloso. Vino ancora giovane, darà il meglio di sé tra qualche anno.

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